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Dalla fobia scolare all'esperienza interculturale

lunedì, aprile 03, 2017Marianna Ardu

La storia di Claudia...dalla fobia scolare all'esperienza intercultura in Costa Rica

“L’ansia mi ha sempre accompagnato fin dalle scuole elementari. Sarà per colpa di quella maestra troppo severa o per predisposizione genetica fatto sta che crescendo la mia ansia è cresciuta con me.

I miei genitori capirono che qualcosa non andava, ero chiusa, avevo ansia da prestazione e facevo fatica a esprimere le mie emozioni, così decisero di farmi fare qualche colloquio con degli psicologi dell’ASL. Secondo i test risultavo una bambina con un’intelligenza molto ben funzionante e con una sintomatologia di tipo ansioso. Avevo 9 anni quando iniziai a frequentare gli psicologi per colloqui occasionali.

Dalla fobia scolare all'esperienza interculturale - Studio Valori


Il problema si fece più serio al mio ingresso nelle scuole medie. A 11 anni ero una ragazzina ansiosa e cicciottella, due caratteristiche che non giovano certo a chi si trova in una classe di pre-adolescenti scalmanati e a volte a dir poco maleducati. Non mi trovavo bene a scuola. Prima delle interrogazioni stavo davvero male, arrivavo davanti ai professori e tremavo come una foglia e alla prima risposta sbagliata andavo nel panico con il risultato che le mie pagelle a malapena superavano la sufficienza.
In quel periodo lasciai anche la pallavolo a causa della mia allenatrice che, guarda caso, mi metteva troppa ansia.

La terza media fu il momento peggiore. La mattina mi svegliavo con i crampi allo stomaco e un mal di testa lancinante, mi piegavo in due dal dolore e non appena i miei genitori decidevano di lasciarmi a casa da scuola subito mi sentivo meglio. La mia ansia era diventata vera e propria fobia scolare.

Non mi alzavo più dal letto e non uscivo mai di casa per paura di incontrare qualche compagno di classe, stavo male tutti i giorni, soffrivo di emicrania e somatizzavo a tal punto da essermi fatta venire un’ulcera allo stomaco. Ricominciai quindi a frequentare ogni settimana lo studio della mia psicologa e anche una neuropsichiatra e iniziai a prendere psicofarmaci tra cui anche antidepressivi. Come mi piace spesso sottolineare quando parlo della mia esperienza non sono stati i farmaci ad aiutarmi ma la terapia psicologica.

In questi anni la cosa più importante che ho imparato è che la nostra mente può giocarci brutti scherzi ma è anche un’arma potentissima. Attraverso il mio percorso psicologico sono riuscita ad alzarmi dal letto, preparami, aprire la porta di casa e varcare il cancello della scuola per ogni giorno da un anno a questa parte. Ho abbandonato gli psicofarmaci e se prima rischiavo di essere bocciata ogni anno ora sono la secchiona della classe e sono felice di esserlo perché nella mia classe, alle superiori, i miei compagni mi vogliono bene.

Da poco inoltre ho vinto una borsa di studio e quest’estate partirò e passerò sei mesi in Costa Rica da sola, in una famiglia che non conosco e frequenterò una scuola sconosciuta a migliaia di chilometri da quella cameretta che mi teneva ancorata al letto...”

Questo articolo vuole essere una testimonianza positiva per tutti coloro, bambini e adulti,che abbiano un disturbo d'ansia: attraverso il trattamento psicologico, si può lavorare sul proprio disagio e trovare giuste strategie di gestione dei pensieri disfunzionali che lo determinano. Dall'ansia si può guarire!

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