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Alimentazione nei bambini e Logopedia

giovedì, gennaio 25, 2018Marianna Ardu

Funzioni orali e alimentazione nel bambino

La bocca, una parte estremamente importante del nostro corpo, è di fatto un’apertura verso il mondo esterno ed è proprio qui che avvengono le funzioni orali ovvero la respirazione, l’articolazione dei suoni del linguaggio, la masticazione, la deglutizione e la suzione nei neonati.

Queste abilità maturano nel corso degli anni ed è estremamente importante prendersene cura sin dalla nascita, in quanto ogni cosa che il bambino mangia nei primi anni di vita ed il modo in cui la mangia, contribuisce allo sviluppo osseo e muscolare della bocca. 

Non sono importanti solo gli alimenti forniti al bambino ma anche gli ausili usati per la somministrazione (biberon, cucchiaini, bicchieri etc.), perché se usati in maniera scorretta possono alterare lo sviluppo delle strutture anatomiche del volto (arcata dentale, ossa del palato, ossa degli zigomi, articolazione temporo-mandibolare) creando alterazioni e disequilibri al distretto oro facciale, che il più delle volte necessitano di correzione con apparecchi ortodontici.

I genitori, spesso, non sono informati, per esempio, sul fatto che l’uso del biberon soprattutto con una tettarella troppo lunga, o troppo usata o ancora troppo rigida determinerà in futuro alterazioni delle ossa del palato, malocclusioni delle arcate dentali e disordine di articolazione dei suoni del linguaggio.


L’alimentazione del neonato ha inizio con l’allattamento al seno, che inizialmente avverrà in maniera grossolana, ma, tramite l’esperienza e lo sviluppo muscolare si affinerà quest’abilità. In alcune situazioni risulta difficoltoso l’attaccamento al seno, in questi casi è utile indagarne meglio la causa rivolgendosi ad un logopedista o ad un foniatra specializzato nelle funzioni orali, talvolta un frenulo corto può passare inosservato ed essere la causa di difficoltà nella suzione.


Alimentazione nel neonato - Studio Valori

In molti casi per esigenze lavorative della mamma o per difficoltà del bambino si ricorre all'alimentazione attraverso il biberon; la suzione del biberon è sicuramente meno naturale rispetto a quella al seno e per questo motivo è importante scegliere un modello il più simile possibile al seno materno: la tettarella dev'essere morbida come il seno e flessibile come il capezzolo, scegliendola possibilmente in silicone e inizialmente a flusso lento.


Con il passare dei mesi il bambino migliorerà nella coordinazione buccale e lo sviluppo gastrico sarà pronto per ricevere alimenti diversi dal latte materno, attorno ai 6 mesi è quindi possibile iniziare lo svezzamento utilizzando alimenti omogeneizzati, semplici da gestire a livello orale, inserendo successivamente alimenti cremosi e poi a doppia consistenza, riducendo progressivamente l’assunzione del latte e dunque del biberon qualora fosse utilizzato; tali alimenti possono essere assunti mediante un cucchiaino in plastica dura o, se il bambino facesse fatica ad accettarlo, in silicone.

Svezzamento - Studio Valori

Ai 9 mesi sono presenti dei riflessi che permettono la masticazione, in questo periodo è dunque fondamentale inserire alimenti solidi morbidi che permettono di migliorare la precisione e la coordinazione della muscolatura masticatoria e deglutitoria.

In questo periodo, entro l’anno, il bambino è in grado di controllare in maniera stabile il tronco e il busto e può quindi iniziare a bere l’acqua e gli altri liquidi dal bicchiere; inizialmente, in caso di difficoltà nella gestione dei liquidi si può ricorrere alle wonder cup, un bicchiere fornito di coperchio che il bambino deve leggermente premere con il labbro per far fuoriuscire il liquido, evitando di rovesciare l’acqua; sarebbe consigliabile evitare le cup con beccuccio che non inibiscono la suzione e dunque continuerà ad esserci una discreta spinta linguale. 

Tutte queste tappe procedono rapidamente, passando da un semplice morso ad una masticazione rotatoria e la lingua sarà in grado di impastare e ripulire la cavità orale. Dai 2 ai 3 anni queste abilità si affinano e migliorano ed il bambino sarà in grado di gestire un pasto intero in maniera adeguata, senza sporcarsi eccessivamente e senza fatica.

Se queste tappe vengono effettuate nei tempi corretti, ricorrendo agli ausili di alimentazione solo per determinati periodi di tempo e togliendoli non appena l’abilità sarà appresa (se quindi il bambino è in grado di bere dal bicchiere o tazza perché continuare a dargli il biberon, magari allargando anche il foro di uscita per permettere al liquido di uscire più velocemente?) senza eccedere nei tempi si riduce in maniera significativa il rischio di sviluppare problemi di malocclusione, palato ogivale, persistenza di deglutizione infantile nel periodo della seconda infanzia.

Prevenire ed educare alle funzioni orali è meglio che rimediare con apparecchi e lunghi cicli di logopedia!

Il Servizio di logopedia dello Studio Valori è a disposizione per fornire ulteriori informazioni al riguardo.

Potrebbe essere utile approfondire l’argomento leggendo la Guida messa a disposizione gratuitamente dalla logopedista dott.ssa Cerchiari, scaricabile al seguente link: http://www.gricoshop.it/download/guida-Cerchiari-web.pdf 

Approfondimenti: Viaggio nella funzione alimentare del bambino da 0 a 3 anni di età - Antonella Cerchiari

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